Vecchiaia e fine vita sono temi centrali nella riflessione odierna. Ma spesso ci si ferma solo ad analisi sociali e/o mediche. In questo libro monsignor Paglia unisce tali prospettive a una lettura spirituale di questo tempo così importante della nostra vita. Partendo da un esame della vecchiaia come problema demografico che interroga oggi soprattutto le società occidentali, l’autore racconta le origini della legge approvata recentemente dal governo Meloni, alla cui progettazione e stesura egli stesso ha partecipato. La vecchiaia d’altronde, sostiene monsignor Paglia, non è solo età biologica, ma anche età spirituale, tempo di crescita interiore. E in questo senso va rivalutata e persino ripensata e riprogettata. La parte centrale del presente volume si occupa poi delle domande che riguardano il momento ultimo della nostra esistenza, nella consapevolezza che, se c’è un “fine vita” che non possiamo semplicemente rimuovere, esiste però anche una continuità della vita nella sua forma eterna, amata da Dio da sempre, e verso la quale dobbiamo camminare con speranza, meno preoccupati di sopravvivere e più attenti al tema del risorgere. Nella parte conclusiva di questo libro, che è un commento all’ultimo articolo del Credo, «aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà», l’autore parla della prospettiva cristiana di una vita che non finisce con la morte: narra della risurrezione di Gesù, del mistero della risurrezione della carne, della salvezza che va intesa come universale e non individuale, della beatitudine celeste.