Giuseppe Pulcinelli
Lettera ai Romani
Introduzione, traduzione e commento
1ª edizione novembre 2014
Collana
Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi
Formato
14,5 x 21,5 cm - BROSSURA
Numero pagine 248
CDU
21A 142
ISBN/EAN
9788821593277
A ragione la lettera ai Romani è considerata uno degli scritti più importanti delle origini cristiane, punto di riferimento continuo della teologia fino ai nostri giorni. Basti pensare al ruolo che questa lettera ebbe nella conversione e nella riflessione di Agostino d’Ippona, oppure nell’ispirazione della riforma protestante di Lutero, o ancora nel superamento della teologia liberale avvenuto con il commento che ne fece Karl Barth (1922).
Di fatto è lo scritto paolino più lungo, quasi certamente l’ultimo composto dall’apostolo e, anche se presenta alcuni temi rintracciabili in altre lettere (specialmente Galati), il tono è in qualche modo diverso dalle altre. Tra tutte è la meno legata a circostanze concrete della comunità a cui si rivolge, e ciò, almeno in parte, è dovuto al fatto che Paolo non ne era stato il fondatore e che al momento in cui scrive non l’aveva ancora visitata; forse proprio per questo, mentre emergono meno le questioni contingenti, risulta essere la più “pensata” e quindi strutturata secondo un disegno ben preciso, per cui alla fine si rivela come una sintesi particolarmente riuscita, anche se non completa, della teologia dell’apostolo, o per lo meno della sua ermeneutica del Vangelo.