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Teresa d'Avila (santa)

Teresa di Cepeda y Ahumeda nasce ad Avila nel 1515, da nobile famiglia. Rimane orfana di madre appena quattordicenne. Dopo quel dramma familiare, i fratelli partono, uno dopo l’altro, verso le Indie Occidentali. Anche Teresa abbandona la casa paterna per passare un anno come interna nel collegio di S. Maria de Gracia. Quando torna in famiglia va già per i diciassette anni. Per tre o quattro anni ha cura della casa. Nel frattempo però ha scoperto la sua vocazione religiosa, ma si scontra con la decisa opposizione del padre. Nondimeno, il 2 novembre 1535, a ventisei anni, entra nel monastero carmelitano dell’Encarnación di Avila.

Si trova pienamente a suo agio in quella numerosa comunità di quasi centottanta monache, ma ben presto si ammala. Quella della malattia è certamente l’esperienza più forte dei suoi anni giovanili. Con problemi di cuore e di stomaco e con una «paura della morte» che lei stessa confessa.

Le grazie mistiche strappano Teresa dalla quiete monastica e la trasformano in fondatrice di nuovi carmeli. Quando decide di dedicarsi alle fondazioni ha quarantacinque anni (1560). Teresa pensa a un gruppo di dodici giovani come «il collegio di Cristo», povere della radicale povertà del vangelo e soprattutto, oranti: una comunità che realizzi l’ideale contemplativo con fini apostolici; che preghi per i grandi bisogni della Chiesa e della comunità.

Teresa supera accanite resistenze e inaugura il suo primo carmelo il 24 agosto 1562. Nel 1567 intraprende il suo primo peregrinare da fondatrice; erige il carmelo di Medina del Campo, primo di una lunga serie di fondazioni.

Nel marzo del 1581, con la celebrazione del capitolo di Alcalá de Henares, che stabilisce l’erezione della provincia dei carmelitani scalzi, viene riconosciuta formalmente l’opera della fondatrice.

Le fondazioni, con il loro seguito di peripezie e gesta eroiche, sono solo l’aspetto esteriore della fiamma che incendia la vita di Teresa. La molla interiore e la forza che la muovono sono dentro di lei. Questa avventura interiore, molto più silenziosa del suo faticoso e pericoloso pellegrinare, ci è stata raccontata da Teresa stessa in diversi suoi scritti.

La sua vita mistica è caratterizzata da diversi anni di tensione estatica, con tutta una costellazione di grazie mistiche: estasi, transverberazione del cuore, visioni e profezie (1560-1572).

Si ammala durante il viaggio da Burgos ad Alba de Tormes, lungo e faticoso, e muore il 4 ottobre 1582.

È stata la prima donna ad essere proclamata ufficialmente “dottore della Chiesa”. Le ha conferito questo titolo Paolo VI il 27 settembre 1970.

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