Paul Ludwig Landsberg
Paul Ludwig Landsberg nasce a Bonn il 3 dicembre 1901. I genitori, entrambi ebrei, accettano l'invito di un amico pastore luterano a lasciar battezzare il figlio. Negli anni dell'adolescenza, grazie a Max Scheler e Romano Guardini, Paul Ludwig si avvicina al cattolicesimo. Studia filosofia a Friburgo con Husserl, quindi a Colonia con Scheler, del quale diviene discepolo. Nel 1928 è professore all'Università di Bonn. Amico di Horkheimer, collabora con la sua rivista (Zeitschrift für Sozialforschung). Nel 1933, intuendo con anticipo la tragedia che avrebbe travolto la Germania, lascia la sua patria prima della definitiva presa del potere da parte di Hitler. Esule in Spagna, insegna all'Università di Barcellona, ma a seguito della vittoria di Franco è costretto a stabilirsi in Francia, dove sulla rivista Esprit - diretta da Mounier - pubblica articoli fondamentali per il movimento personalista. Durante gli anni della guerra svolge un ruolo attivo nella Resistenza. Vive due anni sotto falso nome, rifiutando le offerte di Maritain di trasferirsi negli Stati Uniti. Insistentemente tentato dal suicidio, dedica proprio a quest'argomento l'ultimo saggio che ci è pervenuto. Arrestato nel 1943 dalla Gestapo, è deportato nel campo di concentramento di Oranienburg, presso Berlino, dove muore di stenti l'anno successivo, dando viva testimonianza di fede cristiana. I suoi contributi di antropologia filosofica, la sua definizione di engagement e il Saggio sull'esperienza della morte rappresentano delle pietre miliari nel pensiero del Novecento.