Fra Alfonso detto Tartufone
Alfonso Longobardi detto Tartufone è nato e l’hanno visto crescere in età, scemenza e panza nelle palazzine popolari di sant’Antonio Abate (NA). Per grazia ricevuta non si è riprodotto. Ufficialmente non ha mai detto una parolaccia, mai rubato, né ucciso ed è comunque quella classica persona, come accade di solito, di cui se ne può parlare bene soltanto dopo la morte per una questione di rispetto ai defunti. Scultore, poeta e pittore non lo è mai stato. È frate e sacerdote dell’Ordine dei Minimi di san Francesco di Paola. Vive a Roma, nel convento santuario di sant’Andrea delle Fratte, dove la Vergine Maria apparendo a un giovane, Alfonso Ratisbonne, lo convertì all’istante con la sua bellezza raggiante. Frate Alfonso ha bisogno di fare un’esperienza alla Ratisbonne, non nel senso di avere un’apparizione mariana, quanto di una conversione: tra tutti i titoli accademici veri o presunti che possiede, il bisogno di una conversione a vita è l’unica cosa di lui che è interessante sapere. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Gesù mangiava a scrocco (2017) e Quel brigante di Gesù (2020).