Madre Elvira
Rita Agnese Petrozzi, conosciuta come Madre Elvira e da tanti identificata come “la suora dei drogati”, nasce a Sora (FR) il 21 gennaio 1937. Durante la seconda guerra mondiale, insieme alla sua povera famiglia, emigra ad Alessandria, dove vive i disagi e la miseria del dopoguerra, divenendo in casa la “serva” di tutti. A 19 anni entra in convento a Borgaro Torinese, presso le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, dove da Rita Agnese diventa suor Elvira. Intorno alla metà degli anni Settanta sente in sé una forte spinta a dedicarsi ai giovani e, dopo una lunga attesa, il 16 luglio 1983, a Saluzzo (CN), fonda la Comunità Cenacolo, che non è solo un’opera sociale o assistenziale, ma soprattutto un luogo di fede. Negli anni si uniscono a Madre Elvira giovani volontari, famiglie, fratelli e sorelle che ricevono la chiamata di Dio a dedicare la loro vita alle opere della Comunità. Il primo riconoscimento ecclesiale, a livello diocesano, avviene nella Pentecoste del 1998; poi, in seguito agli sviluppi internazionali dell’opera, nel luglio 2009 la Comunità viene riconosciuta dal Pontificio Consiglio per i Laici - Dicastero Vaticano come Associazione Privata Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio. Le fraternità della Comunità, che oggi sono oltre sessanta in diciotto Paesi del mondo, accolgono gratuitamente migliaia di bisognosi, in particolare giovani e bambini di strada. All’interno di tale realtà, è sorta anche la famiglia religiosa femminile delle Suore Missionarie della Risurrezione. Madre Elvira oggi vive presso la Casa Madre della Comunità Cenacolo a Saluzzo ed è la figura di riferimento dell’intera opera. In modo particolare, negli ultimi anni, si dedica più intensamente alla preghiera, alla formazione delle giovani suore e a visitare le varie fraternità esistenti.
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